domenica 5 settembre 2010

Ossario di Custoza

In questa domenica di fine estate, con Nicolò e Gloria abbiamo fatto un visita all'Ossario di Custoza. L'avevo visto molti anni fa, ma oggi mi ha fatto rilettere più di allora. Tutti quei teschi, allineati, tutte quelle ossa ben accatastate, non sono che una piccola parte ritrovata sulle colline nei dintori. Colline che hanno fatto la storia dell'unità d'Italia. Mi sono quasi sentito di dire grazie, a coloro che hanno combattuto per un'Italia unita. Se potessero sentire e vedere dove e come la nostra Italia sta andando, si indignerebbero. Non poco.


Cenni sorici.
I contadini che lavoravano nei campi intorno a Custoza (Sommacampagna, Sona, Valeggio,Villafranca, Peschiera) trovavano spesso scheletri umani, resti delle cruenti battaglie per l'indipendenza d'Italia avvenuta tra 1848 e 1866.

Oggi, l'ossario

Il parroco di Custoza don Gaetano Pivatelli, fu promotore di una un'iziativa per la  raccolta delle ossa in memoria dei caduti. Sulla collina più alta di Custoza fu costruito l'ossario, inaugurato da Umberto I il 24 giugno del 1879 e progettato dall'architetto Giacomo Franco.

Inaugurazione dell'ossario
L'interno
In onore della patria